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Ferragosto in carcere con i detenuti di Santa Maria Capua Vetere

Ferragosto in carcere con i detenuti di Santa Maria Capua Vetere

Nell’ambito dell’iniziativa “FERRAGOSTO IN CARCARE” promossa dal Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, da Radio Radicale, dall’ Unione delle Camere Penali italiane e da Nessuno tocchi Caino, lunedì 19 Agosto 2019 una delegazione del Partito Radicale guidata da Domenico Letizia del Consiglio direttivo di Nessuno Tocchi Caino e Tommaso Caricchia, Pastore della Chiesa Cristiana Evangelica di San Marco Evangelista hanno reso visita alla Comunità penitenziaria della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere “F. Uccella”.I detenuti al momento sono più di 900 di cui 57 donne. La capienza regolamentare del penitenziario è di 880 detenuti. Sono presenti sia detenuti di alta sicurezza e di media sicurezza, i cosiddetti “comuni”. Gli stranieri sono circa il 10% della popolazione detenuta di Santa Maria Capua Vetere.
Il carcere di Santa Maria Capua Vetere è tristemente noto per la cronica carenza d’acqua. La direzione e gli agenti penitenziari, hanno spiegato alla delegazione che è stato presentato il progetto per l’allaccio all’acquedotto comunale e che occorrerà attendere almeno un altro anno prima che l’allaccio e l’accordo con i comuni sia raggiunto.
La Regione ha già stanziato due milioni di euro, fondi necessari affinché il Comune di Santa Maria Capua Vetere possa completare l’opera. Al momento il carcere è servito da autocisterne per le cucine, pozzi artesiani e acqua minerale che viene quotidianamente fornita ai detenuti. La polizia penitenziaria lamenta sotto-organico e chiede ulteriori agenti per poter seguire al meglio e senza forte stress la struttura.
E’ stato riscontrato un ottimo rapporto tra gli agenti di polizia e i detenuti. Alcuni detenuti hanno chiesto di poter vivere in un regime detentivo “con celle aperte anche prima e dopo cena”. La direzione penitenziaria è disponibile a tutte le varie attività di associazionismo provenienti dall’esterno, lanciando un appello alla società civile: “ogni iniziativa tesa alla rieducazione dei detenuti è benvenuta e accolta con favore”.

Domenico Letizia, membro del direttivo della Ong “Nessuno tocchi Caino” che dal 2010 segue le vicende del carcere sammaritano ha dichiarato: “Abbiamo notato un buon rapporto tra detenuti, direzione e agenti. C’è fiducia e molti dei detenuti lavorano o svolgono progetti ricreativi all’interno della struttura dove sono presenti numerosi laboratori. Allucinante la situazione legata alla mancanza di acqua che da quasi un decennio è divenuta caratteristica di tale struttura. Gli agenti e la direzione fanno il possibile per venire incontro alle esigenze dei detenuti sotto tale aspetto. Ricordo inoltre che molti detenuti hanno chiesto dello stato attuale di Radio Radicale dichiarando di voler continuare ad ascoltare le trasmissione su carcere e giustizia trasmesse della storica radio voluta da Marco Pannella”.

Tommaso Caricchia, Pastore della Chiesa Cristiana Evangelica di San Marco Evangelista, nonché Vice-Presidente dell’Associazione di volontariato Life ha dichiarato: “Grazie alla visita di oggi abbiamo potuto constatare un lieve miglioramento della vita detentiva grazie agli sforzi degli addetti dell’amministrazione penitenziaria. La Bibbia ci invita: Ricordatevi dei carcerati, come se foste in carcere con loro; (Ebrei 13.3).
Il nostro impegno è quello di dare conforto alla popolazione carceraria che ha bisogno di essere recuperata materialmente ma soprattutto ‘spiritualmente’ attraverso il percorso di cambiamento e di rinascita interiore, sopportati dalla fede e dalla speranza che Gesù, ricco di compassione, ci è sempre a fianco. Quando si recupera ‘spiritualmente’ si ha un miglioramento che ha riflessi anche nella vita materiale di reinserimento nella società, ben vengono iniziative come queste che avvicinano concretamente la Chiesa a questi luoghi di dolore e redenzione”.

Prenditi cura di te, domenica di prevenzione a San Marco Evangelista

Una domenica di prevenzione:
Controllo gratuito di pressione arteriosa e glicemia capillare per i più grandi e un simpatico intrattenimento per i più piccoli!

Grande successo per l’evento prenditi cura di te, domenica di prevenzione a San Marco Evangelista

San Marco Evangelista (Ce): Grande successo domenica 14 luglio 2019, a per l’evento evangelistico di prevenzione ed animazione promosso da Life Church Caserta in collaborazione con l’Associazione Life e il Comune di San Marco Evangelista (Ce).

Numerose sono state le famiglie che hanno potuto usufruire del servizio di prevenzione e informazione gratuito di pressione arteriosa e glicemia capillare. I più piccoli invece sono stati intrattenuti con svariati giochi all’aria aperta tra i quali hula hoop, un due tre stella, 4 cantoni e Il gioco del fazzoletto con l’ausilio della mascotte del gruppo Mister Smile.
Durante il corso della serata molto toccante è stata la dichiarazione di Mario Caricchia – Consigliere della locale Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale “Life Church Caserta” – il quale ha voluto sottoporre all’attenzione di tutti i presenti la bontà e la necessità di fare prevenzione, ma molto più importante è fare “prevenzione spirituale” sperimentando Gesù nella propria vita.

Al termine della serata Antonio Di Lorenzo – Presidente dell’Associazione Life – ha dichiarato: “Bambini annientati dagli smartphone, bambini annoiati, bambini che non giocano e non si divertono più, bambini che passano gran parte del tempo in spazi chiusi, questo è anche lo scopo di queste importanti iniziative,” è stato bello portare un sorriso ai più piccoli e alle famiglie che affollavano il parco. L’impegno della nostra Associazione – continua Di Lorenzo – per i prossimi mesi sarà quella di promuovere iniziative del genere e rivolte alle famiglie in difficoltà.

Estrema soddisfazione è stata espressa anche da parte del Pastore Caricchia Tommaso – della locale Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale “Life Church Caserta” il quale ha dichiarato: “Questa sera molte persone hanno potuto ascoltare la Buona Notizia (l’Evangelo), ricevere gratuitamente una porzione della Parola di Dio (la Bibbia) e sono state invitate a fare un incontro personale con Gesù, perché questo è il mandato che ci ha dato il Signore come è scritto in Marco al capitolo 16 verso 15 :<< Andate per tutto il mondo, predicate il Vangelo a ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato..>>“
Un ringraziamento particolare va al Sindaco Gabriele Cicala e all’Amministrazione Comunale sempre sensibili alle tematiche sociali nella nostra comunità. (Fonte Comunicato Stampa Associazione Life)

Il Dio d’Abraamo il Dio d’Isacco e il Dio di Giacobbe

Ascolta l’audio del messaggio della Parola di questa sera! Di seguito i versetti toccati. Dio ci benedica!

Esodo 3:14-15

Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono». Poi disse: «Dirai così ai figli d’Israele: “l’IO SONO mi ha mandato da voi”». Dio disse ancora a Mosè: «Dirai così ai figli d’Israele: “Il SIGNORE, il Dio dei vostri padri, il Dio d’Abraamo, il Dio d’Isacco e il Dio di Giacobbe mi ha mandato da voi”. Tale è il mio nome in eterno; così sarò invocato di generazione in generazione.

Giacomo 1:2

Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate,

Deuteronomio 8:2

Ricòrdati di tutto il cammino che il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha fatto fare in questi quarant’anni nel deserto per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore e se tu avresti osservato o no i suoi comandamenti.

Luca 8:13

Quelli sulla roccia sono coloro i quali, quando ascoltano la parola, la ricevono con gioia; ma costoro non hanno radice, credono per un certo tempo ma, quando viene la prova, si tirano indietro.

Ristabilisci l’altare della tua vita

Premessa: Proverbi 24:3-4

La casa si costruisce con la saggezza e si rende stabile con la prudenza; mediante la scienza, se ne riempiono le stanze di ogni specie di beni preziosi e gradevoli.

Dobbiamo imparare che studiando la Parola e avendo un certo percorso nella fede, avremo la nostra casa stabile. Questa sera vogliamo parlare del libro di Esdra.
Esdra si può dividere in due parti: dal primo capitolo al sesto parla della ricostruzione materiale del tempio: re Ciro col suo editto, dopo 70 anni, permise al popolo di farlo perché precedentemente distrutto per mano dei babilonesi. Dal settimo capitolo compare il nome di Esdra: c’era bisogno di qualcuno che guidasse il popolo nella rettitudine e lui fu chiamato per questo.
Neemia era un coppiere: dopo aver pregato, disse al re che il tempio era in rovina. Allora gli diede tutto ciò di cui aveva bisogno per ricostruirlo. Ester era stata allevata da Mardocheo; colpì il cuore del re! Tutt’e 3 furono usati da Dio per dei compiti ben precisi.
Focalizziamo la nostra attenzione sul Esdra 3:1 a 7

Giunto il settimo mese, dopo che i figli d’Israele si furono stabiliti nelle loro città, il popolo si adunò come un sol uomo a Gerusalemme.
Allora Iesua, figlio di Iosadac, con i suoi fratelli sacerdoti, e Zorobabele, figlio di Sealtiel, con i suoi fratelli, si misero a costruire l’altare del Dio d’Israele, per offrirvi sopra olocausti, come è scritto nella legge di Mosè, uomo di Dio. Ristabilirono l’altare sulle sue basi, sebbene temessero i popoli delle terre vicine, e offrirono sopra di esso olocausti al SIGNORE: gli olocausti del mattino e della sera. Celebrarono la festa delle Capanne, secondo quanto è scritto, e offrirono olocausti giorno per giorno, nel numero prescritto per ciascun giorno. Poi offrirono l’olocausto continuo, gli olocausti dei noviluni e di tutte le solennità sacre del SIGNORE, e quelli di chi faceva qualche offerta volontaria al SIGNORE. Dal primo giorno del settimo mese cominciarono a offrire olocausti al SIGNORE; ma le fondamenta del tempio del SIGNORE non erano ancora state poste. Diedero del denaro agli scalpellini e ai falegnami, dei viveri, delle bevande e dell’olio ai Sidoni e ai Tiri perché portassero per mare sino a Iafo del legno di cedro del Libano, secondo la concessione che Ciro, re di Persia, aveva loro fatta.

Qui vediamo che il popolo che usciva da 70 anni di schiavitù si avviò a ricostruire e si elevò, perché fu toccato. Il Signore parlò attraverso Ciro. Solo quelli che furono toccati (non tutti) tornarono verso Gerusalemme, dove tutto era rovinato: doveva essere un’immagine straziante. Mura distrutte, le porte, le torri. Il tempio era un cumulo di cenere. Quello che però vogliamo notare è che, per prima cosa, costruirono l’Altare per offrire olocausti! Era importante per loro adorare Dio! L’Altare era il punto d’incontro tra il Cielo e la terra. Crearono una connessione col Creatore! Nella Bibbia vediamo alcuni esempi dell’importanza dell’altare….Abramo (Genesi 12:7),Isacco (Genesi 26:23),Giacobbe (Genesi 35:1),Mosè (Esodo 17:14),Giosuè (Giosuè 8:26),Gedeone (Giudici 6:22),Davide (2 Samuele 24:18),ecc . In che stato è il tuo tempio? E il tuo altare? Com’è la tua connessione? E’ importante avere un “altare” che ci ricorda le risposte e le vittorie del Signore nella nostra vita, affinchè i problemi quotidiani non offuschino l’opera di Dio.

La Parola per noi oggi è #Ristabiliamo l’ALTARE della nostra vita, al massimo!

 

Il sigillo dello Spirito Santo

Efesini 1:1 a 14

1 Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, ai santi che sono in Efeso e ai fedeli in Cristo Gesù. 2 Grazia a voi e pace da Dio, nostro Padre, e dal Signore Gesù Cristo.
3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo. 4 In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui, 5 avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà, 6 a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio. 7 In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, 8 che egli ha riversata abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di sapienza e d’intelligenza, 9 facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di sé, 10 per realizzarlo quando i tempi fossero compiuti. Esso consiste nel raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che sono nel cielo, quanto quelle che sono sulla terra. 11 In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà, 12 per essere a lode della sua gloria; noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo. 13 In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, 14 il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria.

Il Signore ci ha adottati(v5). Nel momento in cui ammettiamo di essere dei miseri peccatori e riconosciamo che il Signore ha avuto pietà di noi, è lì che avviene la nuova nascita! In #Romani 8 è scritto «Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio.»
Inizialmente siamo delle creature di Dio: nasciamo dai grembi delle nostre madri. Ma dopo bisogna nascere di nuovo in Spirito, per far parte della Sua eredità e vedere il Suo Regno. Esso è arrivato in te, nella tua vita. Chi non ha lo Spirito di Dio, non appartiene a Dio. Quanto più siamo vicino al Signore, più questo mondo ci turba! Siamo passati dalla strada larga che porta alla perdizione, alla stretta: angusto è il sentiero. Ma il Signore ti porta per mano! Sta scritto nel libro di Giovanni che Gesù Cristo è la VIA.
Dobbiamo esortarci gli uni gli altri, consigliarci gli uni gli altri. Ma non sarà questo a portarci avanti: è meglio abituarci a stare principalmente ai piedi di Dio! Abbiamo bisogno di andare alla #fonte ! «Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?» #‭‭Romani‬8
Se c’è qualcosa che riesce a separarci dall’amore di Dio allora non stiamo spendendo abbastanza tempo davanti la Sua Presenza!
«In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria.»
‭‭#Efesini‬1
Non sottovalutiamo il battesimo dello Spirito Santo: è un #sigillo ! Il Signore vuole che noi facciamo ciò che è oltre la nostra portata! Vuole usarci per qualcosa di #soprannaturale !

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La bonta’ del Signore ricopre tutta la terra

Salmo 31:19

Quant’è grande la bontà che tu riservi a quelli che ti temono, e di cui dai prova in presenza dei figli degli uomini,verso quelli che confidano in te!

Salmo 33:5

Egli ama la giustizia e l’equità; la terra è piena della benevolenza del SIGNORE.

Se tutta la terra è coperta e piena della benevolenza di Dio, significa che il bene di Dio può risolvere ogni situazione ed ogni problema, perché il nostro Dio è un Dio buono.
Questa è la storia di come la benevolenza riempie e copre la terra:
“Un giorno un pastore con la famiglia stavano in macchina e stavano andando in un’altra città per una visita familiare. Sul tragitto c’era una curva molto pericolosa e in quel posto c’erano dei ladri. Rubavano, uccidevano. Quel giorno pioveva, una pioggia pesante. Quando sono arrivati alla curva, hanno visto un giovane con una bandiera che gli intimava di fermarsi! E la moglie disse al pastore di non avvicinarsi a quel punto. Egli lo fece: si avvicinò al giovane e quest’ultimo gli disse nuovamente di non proseguire, perché c’era un ponte rotto e nessuna macchina poteva passare. Non poteva essere attraversato.
Se non si sarebbero fermati e avrebbero continuato a viaggiare sarebbero caduti in acqua e sarebbero annegati.
Quanti si fermerebbero come quel ragazzo, che rischiò la vita stessa (per mano di quei ladri) per salvare altre persone?
Quanti di noi direbbero alle persone, magari rischiando la vita stessa, di dare il proprio cuore al Signore? Perché se così non facessero, andrebbero incontro ad un pericolo!

Apocalisse 7:14 a 17

Io gli risposi: «Signor mio, tu lo sai». Ed egli mi disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello.Perciò sono davanti al trono di Dio e lo servono giorno e notte, nel suo tempio; e colui che siede sul trono stenderà la sua tenda su di loro. Non avranno più fame e non avranno più sete, non li colpirà più il sole né alcuna arsura; perché l’Agnello che è in mezzo al trono li pascerà e li guiderà alle sorgenti delle acque della vita; e Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi».

Apocalisse 22:14

Beati quelli che lavano le loro vesti per aver diritto all’albero della vita e per entrare per le porte della città!

Quando sei salvato, quando ti ravvedi dal peccato, sei stato redento da questo mondo malvagio e il Signore ti introduce nel Suo popolo. Beati sono coloro che si sono separati dalle cose di questo mondo; beati coloro che hanno accettato il sacrificio di Cristo, che li ha riscattato; beati coloro che si rendono conto delle cose in questo mondo e riconoscono le cose spirituali; beati coloro che ascoltano e mettono in pratica la Parola di Dio, perché un giorno saranno nel regno di Dio.
È una scelta, Dio non forza nessuno. Lui vuole che accettiamo senza forzature. Però ci da comunque una proposta: ha messo davanti a noi la vita e la morte. Se scegliamo la vita, la prima responsabilità che abbiamo è di amare Dio con tutto il cuore, l’anima, la forza. Senza riserve! Fallo con tutto il tuo amore! Una cosa che il mondo cerca è L’amore di Dio: è un amore che ACCETTA.
Abbiamo lavato le nostre vesti, per identificarci con Dio! E dobbiamo mantenerle lavate! Potrai vederti puro, quando ti guarderai attraverso la Parola di Dio.

Beati quelli che comprendono che Gesù Cristo li ha lavati dai peccati! Perché non c’è condanna per loro! Non abbiamo più tempo da sprecare, ama Dio e la tua vita cambierà!

Ricorda: Non dimenticare la bontà del Signore perché essa ricopre tutta la terra!

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Prega per quel Bartimeo che conosci

Marco 10:46 a 52

Poi giunsero a Gerico. E come Gesú usciva da Gerico con i suoi discepoli e con una gran folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, cieco mendicante, sedeva presso la strada. Udito che chi passava era Gesú il Nazareno, si mise a gridare e a dire: «Gesú, figlio di Davide, abbi pietà di me!» E molti lo sgridavano perché tacesse, ma quello gridava piú forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!» Gesú, fermatosi, disse: «Chiamatelo!» E chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio, àlzati! Egli ti chiama». Allora il cieco, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesú. E Gesú, rivolgendosi a lui, gli disse: «Che cosa vuoi che ti faccia?» Il cieco gli rispose: «Rabbuní, che io ricuperi la vista». Gesú gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». In quell’istante egli ricuperò la vista e seguiva Gesú per la via.

Tutti noi conosciamo questa storia..Ma vogliamo arrivare al punto specifico. Tutti noi abbiamo bisogno della salvezza. Parla di una città la città di Gerico. Gerico è una città che ha una storia, uno dei significati della parola è dubbio. Per questo il popolo di Dio incontra Gerico come primo paese perché doveva essere abbattuto il dubbio Ha un altro significato, la città della luna dove c’era pratica di magia e stregoneria. La scrittura dice che all’uscita da Gerico, c’era qualcuno Bartimeo figlio di Timeo. Perché? Timeo significa onore. Bartimeo era stato chiamato per essere un uomo di valore. Ma le circostanze della vita l’hanno trattenuto dal suo cammino.Pietro conosceva Timeo e Bartimeo.
Quando entrarono a Gerico sapeva di Bartimeo che stava li mendicando. Pietro aveva visto i miracoli di Gesù. E conosceva la situazioni di Bartimeo. Bartimeo non è nato cieco ma ha perso la vista e chiedeva a Gesù di fargli recuperare la vista. Il punto è questo Tu hai visto miracoli hai visto la potenza di Dio nella tua vita. Però tu conosci un Bartimeo. Qualcuno che ha bisogno. Non dobbiamo avere la stessa reazione di Pietro che conosceva la situazione di Bartiemo ma passò oltre. Stiamo attenti con le nostri attitudini e i nostri commenti perché noi dobbiamo lasciare il profumo di Cristo. Qual’e stato lo spirito di Pietro?! Egoismo Conosceva Bartimeo, era entrato nella città, era uscito dalla città e se non c’erano le urla di Bartimeo forse sarebbe stato ancora lì.
Prega! Prega per quel Bartimeo che conosci!

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Riconciliati con Dio

Seconda lettera ai Corinzi 5:17 a 21

Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove.E tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione.Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione. Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio. Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.”

Seconda lettera ai Corinzi 6:1 a 2

Come collaboratori di Dio, vi esortiamo a non ricevere la grazia di Dio invano; poiché egli dice: « Ti ho esaudito nel tempo favorevole, e ti ho soccorso nel giorno della salvezza ». Eccolo ora il tempo favorevole; eccolo ora il giorno della salvezza!”

Noi che siamo una nuova creatura, ci ha affidati un ministero, quella della riconciliazione… La riconciliazione con Dio attraverso Cristo Gesú.

Tutto questo per dare testimonianza della salvezza, In quanto essere umani, fallaci e privi di grazia, Dio ci ha riconciliati a Lui per raggiungere altre anime nel mondo. Il mondo sta aspettando la manifestazione dei figliuoli di Dio! La Preghiera muove la mano di Dio. La diversità è l’amore di Dio!
Oggi è il giorno della salvezza! Aspetta a noi armarci della parola di Dio e andare per tutto il mondo e annunciare il messaggio della salvezza. La morte e la resurrezione di Cristo Gesú per noi, per l’intera umanità per riconciliare tutti a Cristo, per sconfiggere il male!
Non facciamo poca stima del sacrifico di Cristo, l’ha fatto per noi. Per non farci soffrire per l’eternità. L’inferno non è stato creato per l’umanità ma per satana e gli angeli ribelli.

Galley

Annuncia il Mio Regno, parla!

Ognuno di noi ha una storia; ognuna di esse caratterizza le nostre vite.
La storia di questa mattina è nella Parola di Dio; una storia che non può cambiare nel tempo. Niente si può togliere ne aggiungere da essa.
Leggiamo in Esodo 4:10 a 18

Mosè disse al SIGNORE: «Ahimè, Signore, io non sono un oratore; non lo ero in passato e non lo sono da quando tu hai parlato al tuo servo; poiché io sono lento di parola e di lingua». Il SIGNORE gli disse: «Chi ha fatto la bocca dell’uomo? Chi rende muto o sordo o veggente o cieco? Non sono io, il SIGNORE? Ora dunque va’, io sarò con la tua bocca e t’insegnerò quello che dovrai dire». Mosè disse: «Ti prego, Signore, manda il tuo messaggio per mezzo di chi vorrai!» Allora l’ira del SIGNORE si accese contro Mosè ed egli disse: «Non c’è Aaronne tuo fratello, il Levita? Io so che parla bene. E, per l’appunto, egli esce a incontrarti; e, quando ti vedrà, si rallegrerà in cuor suo. Tu gli parlerai e gli metterai le parole in bocca. Io sarò con la tua bocca e con la sua bocca e vi insegnerò quello che dovrete fare. Egli parlerà per te al popolo; così ti servirà da bocca e tu sarai per lui come Dio. Ora prendi in mano questo bastone con il quale farai i prodigi».Allora Mosè se ne andò, tornò da Ietro suo suocero e gli disse: «Lascia che io vada e ritorni dai miei fratelli che sono in Egitto, e veda se sono ancora vivi». Ietro disse a Mosè: «Va’ in pace».

Questa è la storia di un uomo prescelto da Dio: salvato dalle acque per avere un compito. Non sapeva e non voleva parlare. Tentennava in quello che era il volere di Dio, il compito che gli aveva affidato.

Stamattina il Signore ti dice: “PARLA! Annuncia il Mio Regno!”. Ha scelto proprio te, così come scelse Mosè!

Quante volte non ci sentiamo all’altezza; ma non possiamo trovare scuse! Mosè contraddì Dio, dicendoGli di non essere capace. Trovava scuse. Ma le scuse non servono davanti a Dio.
C’è un mondo che si perde ogni giorno e il popolo di Dio è stanco di sentire cattive notizie. Il servo di Dio Gli chiese di mandare qualcun altro al suo posto. Ma il Signore ha sempre la giusta risposta alle nostre domande! Il Signore ti dice:“Parla nel Mio Nome!”.
Quando non ti senti all’altezza, sappi che sarà lo Spirito di Dio a parlare per te. Usa l’autorità Sua. E vincerai la battaglia, perché sei stato un bravo soldato!
La storia che noi scriviamo ogni giorno nella nostra vita, deve essere una storia attiva! Se Dio ti da l’opportunità di poter parlare di Lui, fallo con la semplicità, con responsabilità.
Egli Si serve di ognuno di noi: individualmente. Comincia a parlare a te stesso, alla tua casa, sul tuo posto di lavoro e poi dove ti manderà Dio stesso e ti riempirà di benedizioni!

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Questa domenica dopo il culto abbiamo avuto l’opportunità di trascorrere alcune ore insieme presso Antica Trattoria Innarone di Casolla di Caserta per un’Agape fraterna:


 

Il diavolo ci attacca, Gesù ci dice resistete!

Meditiamo 1 Pietro 5:8 a 9

Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. Resistetegli stando fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze affliggono i vostri fratelli sparsi per il mondo.

Questo verso ci conferma che il nemico delle anime nostre, il diavolo, sa dove colpirci lui usa tutto e tutti quelli che sono in suo potere. Perchè tanti purtroppo sono in suo potere perchè non conoscono il Signore, e magari ci vanno contro, ci “attaccano” ci fanno innervosire e ci portano a sbagliare.  Per fare un esempio banale della vita di tutti i giorni, quanti di noi ci “innervosiamo” quando fermi al semaforo  ci vediamo vediamo il parabrezza dell’auto pulito a forza da un lavavetri, o una persona in particolare che ci provoca, ecc…Ma noi leggendo il verso dopo “Resistetegli stando fermi nella fede” , il Signore ci dice di non irritarci, di non peccare e di non cadere.. Come? Rimanendo fermi nelle fede. Noi sappiamo che abbiamo la vittoria di Cristo, quindi qualsiasi cosa ci accade, noi sappiamo di essere vincitori. Il Signore ha detto che ci libera dalla mano dei nostri nemici, ci da la forza di superare ogni ostacolo.. Come? Facendoci maturare nella fede. Una esperienza nuova vissuta…cadiamo 10 volte, il Signore è l’essenza dell’Amore, se noi andiamo a Lui “VERAMENTE” pentiti Egli ci perdona (ovviamente dobbiamo dimostrare la volontà di voler cambiare). Il diavolo è come un leone ruggente e ci attacca! Ma come ci attacca? Spesse volte siamo proprio noi che permettiamo l’attacco semplicemente parlando. Noi con la nostra bocca sveliamo le mosse segrete al diavolo per farci attaccare, questo avviente quando noi ci lamentiamo dando l’input al nemico di attaccarci proprio li dove è il nostro punto debole. Questo avviene quando non diamo “Gloria a Dio” in ogni situazione che può avvenire nella nostra vita. Dobbiamo lasciare stare il nostro modo di pensare e quello di agire e mettere tutto nelle mani di Dio, perchè Lui sa ogni cosa. A volte ci capita di parlare male di qualcosa o di qualcuno, e tutto quello che diciamo anche una cosa detta in un momento di “nervosismo” viene poi usata contro di noi da quella persona o da quella situazione! Perchè? Bhe il nemico ascolta e suggerisce facendo un’opera malvagia nei nostri confronti. Ma noi non la dobbiamo dare vinta, dobbiamo combattere con le armi spirituali pregando e dando Gloria a Dio in qualsiasi difficolà (perchè poi sarà lui ad intervenire a suo tempo in quella situazione), ed è quello mi e vi esorto a fare!

La parola dice che il diavolo non è un leone ma è “come un leone” uno fotocopia, infatti sappiamo che il Leone della tribù di Giuda (quello originale) è Cristo Gesù che gli ha schiacciato il capo per sempre. Allora il nemico è “arrabbiato”, perchè Gesù conquista e salva le anime che gli appartengono, e fa di tutto per mettettere il bastone fra le ruote. Ma la Parola oggi ci esorta, a noi che siamo in Cristo, e ci dice Resistetegli stando fermi nella fede. Le prove e le situazioni che ci irritano e che ci vengono poste davanti (anche più di una volta!!) servono a farci Maturare,  infatti in Giacomo 1:2 e 4 leggiamo

Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. E la costanza compia pienamente l’opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti.

E ancora i Romani 5:3

non solo, ma ci gloriamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce pazienza,  la pazienza esperienza, e l’esperienza speranza.

Più avanti sempre in Romani al capitolo 8:28 l’apostolo Paolo ci dice

Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno.

Ciò non vuol dire che le situazioni che ci capitano sono “bene”, ma tutte queste situazioni messe insieme (prove, afflizioni, ecc) il Signore le farà cooperare per il nostro bene non facendo altro che (tirandoci fuori da quella situazione) accrescere e fortificare la nostra fede!
In Cristo siamo elevati al di sopra delle prove, dai problemi e da ogni situazione che il diavolo ci mette davanti per combatterci e per abbatterci!